L’Agenzia delle Entrate si pronuncia sulla dimostrazione della provenienza degli utili di fonte estera

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27 novembre 2017

L’Agenzia delle Entrate, nella Risoluzione n. 144/E del 22 novembre 2017, fornisce importanti chiarimenti riguardo l’obbligo del socio residente di comprovare la provenienza degli utili di fonte estera percepiti per il tramite di società intermedie non residenti.

Nella fattispecie, in un precedente accertamento, l’istante e l’Agenzia delle Entrate avevano concordato la quota parte di dividendi riconducibili alla branch svizzera di una delle società del Gruppo (da assoggettare a tassazione sulla base del 100% del loro ammontare in quanto proveniente da un Paese Black List) e la quota parte di utili di capitale attribuibili alla consociata ubicata nel Paese White list (da tassare sulla base del 5% del loro ammontare), con il risultato di ripartire le riserve di utili in due distinti basket.

L’Agenzia delle Entrate, a riguardo, ha confermato che l’utile di 20 milioni di Euro distribuito ai soci residenti potesse essere ricondotto integralmente alle riserve di utili formatisi a seguito dei risultati economici conseguiti dalla società ubicata nel Paese white list (nel caso specifico l’Olanda) e che la documentazione probatoria, rappresentata dalle delibere adottate da parte della società erogante, fosse sufficiente a comprovare la provenienza degli utili dalla società residente in Olanda e a consentire l’applicazione del regime di esenzione parziale.

Per qualsiasi ulteriore chiarimento, contattateci.

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